Ieri sera era da poco passata la mezzanotte.
Facendo zapping sui canali del digitale, mi trovo questo bel film, di cui avevo sentito parlare (negli anni '70 quado uscì ebbe un buon successo), ma che non avevo mai visto.
Nonostante l'ora decido di vederlo.
La trama è molto semplice: siamo nella Milano degli anni di piombo. Uno squilibrato di nome Giulio Sacchi (Tomas Milian) insieme con altri due balordi, Carmine (Ray Lovelock) e Vittorio (Gino Santercole), decidono di rapire la Marilù (Laura Belli), figlia del ricco commendatore Porrino. Il film mi inizia a prendere quando i tre passano all'azione: mentre la bella Marilù è impegnata a "infrattarsi" con il suo fidanzato in una zona di campagna (meglio pomiciare in pieno centro), i tre, sotto l'evidente effetto di droghe, fanno fuori il fidanzato di Lei a colpi di mitra (precedentemente rubati). Marilù riesce a fuggire e si rifugia a casa di alcuni nobilotti, i quali, non capendo il perché la ragazza stesse così traumatizzata, vengono colti alla sprovvista quando i tre gringos entrano in casa. Gringos che compiono una carneficina, uccidendo anche una bambina (e faccio la prima rima).
In tutto questo c'è l'integerrimo commissario Grandi (Henry Silva) che inizia a dare la caccia ai tre e, in particolare, al sanguinario Giulio, che nel frattempo ha anche ucciso la sua fidanzata.
Ora, senza andare oltre con la trama casomai qualcuno (o nessuno) volesse vederselo, ci sono un paio di cose che mi hanno colpito:
1) Il film è violento al punto giusto, lo sarebbe stato maggiormente con la scena di stupro su Marilù, ma forse avrebbe dato fastidio ai più (e faccio la seconda rima);
2) La trama non è niente di originale, pure forse un po’ banale, prevedibile, ma il film mi ha tenuto incollato allo schermo sino all’una e trenta di notte, orario in cui di solito o dormo o mi sveglio perché sto russando troppo forte. Tutti gli avvenimenti di violenza (ben rappresentati) che circondavano il rapimento (punto centrale della storia) facevano in modo, a mio avviso, di rendere il film attivo, dinamico, veloce, senza troppe pause e, perciò, molto godibile;
3) Tomas Milian è bravo nella parte del pazzodrogatoassassinostupratore, anche se la voce è quella di Ferruccio Amendola;
4) Henry Silva è un vero commissario, senza emozioni sul volto, come solo un vero commissario sa essere.
5) Tomas Milian è uguale a Liam Gallagher degli Oesais
6) Molto bello il dialogo tra Giulio e Carmine. Quando quest'ultimo gli chiede di non uccidere la ragazza perché sarebbe una vigliaccata, giulio risponde cosi:
« lo sai secondo me cosa è una vigliaccata? essere nati senza grana e senza possibilità di farne. QUESTA E' UNA VIGLIACCATA! ». Discoroso un po' estremo, ma a tratti condivisibile.
Potete trovare questa parte cliccando
QUI.
7) Molto bello, soprattutto romantico, anche quando Giulio dice alla fidanzata:
« Se il colpo mi va bene giuro che ti riempio di... beh, non posso dire d'amore, ma ti riempio d'uccello per tutta la vita! »
Sagge parole amico, sagge parole.
8) Musiche di Ennio Morricone, che non fanno mai male.
Dopo una giornata a dir poco frantumamaroni all'università, ci stava tutto come film.