sabato 16 ottobre 2010

RECENSIONE *NEW* "Benvenuti al Sud"



Un sillogismo Aristotelico funziona così: date due premesse vere non potrà che scaturire un’unica conclusione logica.
Prima premessa: non amo le commedie, soprattutto se sembrano basarsi unicamente su stereotipi idioti del tipo “maschi-femmine”, “ricchi-poveri”, “belli-brutti”, “nord-sud” e compagnia bella.
Seconda premessa: lo stereotipo della commedia in questione è “nord-sud”.
Conclusione logica: non vedo il film.
Purtroppo il buon Aristotele non aveva considerato quanto mamme e fidanzate sappiano essere persuasive.
Decido di vederlo.
In streaming.
Ochei essere illogici, spenderci però pure dei soldi…

Alberto (Claudio Bisio), uomo brianzolo con moglie padana che fa le ronde (Angela Finocchiaro) e figlio occhialuto, si finge invalido per ottenere il tanto agognato trasferimento a Milano come direttore delle poste. Purtroppo per lui, il suo tentativo di truffa viene scoperto e trasferito  per due anni a lavorare al sud, visto da Alberto come luogo abitato da bifolchi, rozzi e delinquenti.
Viene spedito in Campania. A Castellabate.
Qui fra un susseguirsi di equivoci, incomprensioni linguistiche, storie d’amore sospese, mamme opprimenti ed ettolitri di caffè, Alberto diventa amico dei suoi dipendenti Mattia (Alessandro Siani), Maria (Valentina Lodovini), Costabile da piccolo (Nando Paone) e Costabile da grande (Giacomo Rizzo).

Mattia con i due Costabili, rispettivamente "da grande" e "da piccolo"

Maria con Alberto
Loro faranno innamorare Alberto del Sud e delle persone che ci vivono a tal punto da farlo piangere il giorno della sua partenza per Milano (“Quando vieni al Sud piangi due volte, sia quando arrivi, sia quando te ne vai..”)
Punto.
Il film è questo.
Ne è valsa la pena vederlo?
Considerando che si tratta di una commedia e che le commedie servono a far ridere e mettere di buon umore chi le vede, direi sostanzialmente di si.
Ovvio, sono state girate sicuramente commedie migliori, però le gag (alcune) sono carine, leggere, senza mai cercare la risata crassa da rutti e scorregge (che non sempre dispiacciono…).
Forse perché è un remake di un film francese – Giù al Nord – e i nostri cugini francesi amano ridere in maniera più raffinata mentre sorseggiano vini della borgogna impreziositi dal sapore di cosce di rana?
Non lo so.
Fatto sta che alcune (ripeto: solo alcune!) gag sono fatte abbastanza bene e fanno ridere (abbastanza).
Per quanto riguarda gli attori: Bisio è molto bravo e Valentina Lodovini non è male. E non intendo solo fisicamente. Ho trovato persino Alessandro Siani meno insopportabile di come appare in Tv.
Lo rivedrei?
Credo di no.
E questo comunque mi fa pensare che non sia un grande film.
Consiglio di vederlo?
Se siete in una serata in cui volete solo rilassarvi e stare con il cervello “a folle”, allora si.
Se pensate di andare lì e scompisciarvi dalle risate, allora no.



P.S. E' carina la scena in cui la vigilessa sta facendo la multa a Bisio di ritorno a Castellabate e lui le risponde grosso modo così: << Faccia in fretto però, così arrivo prima delle otto che non mi voglio perdere il tramonto sul mare.. >>

P.P.S. E considerando quanto è bella Castellabate, il tramonto visto da lì deve essere sicuramente splendido..


Spero di andarci un giorno...

mercoledì 6 ottobre 2010

Romics 2010


Bello Bello Bello.
Peccato che domenica c'era troppo casino. davvero tanto.
E ci hanno pure spillato 6 euro di parcheggio per circa 3 ore.
Per saperne di più vi rimando ad uno dei blog più interessanti in circolazione curato da uno dei 7 re di romics di quest'anno: Roberto Recchioni, sceneggiatore di Dylan Dog.
Io ho comprato un albo vecchio di Topolino con Nonna Papera in Copertina e una delle Graphic Novel (ora si chiamano così...) più belle che abbia mai letto: LMVDM (la mia vita disegnata male) di Gipi, autore che ho scoperto da poco, molto bravo, vincitore di vari premi in Europa e non solo (è stato anche un intervistato barbarico dalla Bignardi, QUI potete vedere l'intervista).
L'ho letto tutto in metro. Ridendo da solo come un cretino.
Poi l'ho riletto oggi in metro.
E ho riso di nuovo da solo come un cretino.

P.S. Il cosplay di Joker l'ho incontrato pure io...  

domenica 3 ottobre 2010

RECENSIONE *NEW* "Inception"



Il film è campione di incassi. Circa 290.000.000 di dollari solo negli USA.
Vediamo un po’ di capirne il perché.
Leo Di Caprio è Cobb, il cui lavoro è quello di entrare nella mente delle persone (potenti) per rubare i loro segreti e rivenderli ad altre persone (ancora più potenti).
Il compito che gli viene assegnato questa volta è però differente: non rubare un ricordo, bensì innestare un’idea nuova nella mente del giovane Fischer (Cillian Murphy), rampollo di una ricca famiglia che commercia in energia. L’idea da innestare è quella di decidere di dividere l’impero finanziario lasciatogli in eredità dal padre morente.    
Il metodo che Cobb usa è quello di sfruttare il sogno per entrare nel subconscio del soggetto.
Non mi addentro con altri particolari, anche perché sarebbe molto difficile ripercorrere tutta la trama. Sappiate solo che il buon Leo dovrà vedersela anche con il proprio senso di colpa verso sua moglie Mal (Marion Cotillard) che lo perseguiterà nei vari livelli del sogno…
Ciò che credo che vada evidenziato è la bravura di Nolan nel erigere una trama complicata, che in alcuni momenti lascia con la sensazione di non averci capito una mazza, ma che comunque tiene lo spettatore incollato allo schermo.
La trama, infatti, più che gli attori, è in questo film preponderante. Sebbene Leonardo Di Caprio e tutto il cast  siano, a mio giudizio, molto bravi (e quanto è bella Marion Cotillard…che Giulio mi ha fatto notare avere una certa somiglianza con Giovanna Mezzogiorno), il plot è talmente interessante e affascinante (anche se dà per scontato che la teoria freudiana funzioni…) che avrebbe retto anche con altri attori meno bravi e famosi.  

 
Ma perché ha avuto così successo il film?
Ecco, secondo me, oltre alla bravura di Nolan (consiglio di vedere “Il cavaliere Oscuro”), buona parte del merito è proprio di Freud e della sua concettualizzazione Conscio-Subconscio-Inconscio (poi divenuta Es-Io-Super io). Il modello Freudiano, infatti, è divenuto talmente un bagaglio comune, un modo diffuso di spiegare il perché dei propri e degli altrui comportamenti,  che anche persone che non hanno mai studiato psicoanalisi utilizzano quotidianamente questi concetti nella loro vita. E questa rappresentazione sociale, questa conoscenza ormai sedimentata nella mente di ognuno (quanto è stata potente la teoria psicoanalitica!), permette allo spettatore di godersi il film, se non proprio di capirlo almeno di seguirlo, di viverlo, senza che necessariamente gli venga spiegato il pensiero di Freud. Lo spettatore già sa qualcosa. E questo qualcosa lo aiuta a mantenere un legame stretto con l film. Legame che fra l’altro stuzzica quella parte dello spettatore che vorrebbe saperne di più sui suoi sogni, sul loro significato inconscio, etc. Perché ricordiamo che la bellezza e la forza della teoria freudiana è stata proprio quella di provare a coprire quei buchi, quei vuoti, quelle lacune conoscitive circa il funzionamento della mente e dell’uomo nel suo complesso. Lacune che non essendosi mai totalmente coperte, ci lasciano ancora con la volontà, con il desiderio, con la curiosità di capirne qualcosa di più.
E se questi dubbi, questi desideri vengono semplicemente smossi, rintuzzati, come Nolan fa, allora il film piace e coinvolge ancora di più. 
Consiglio vivamente di vederlo.

venerdì 1 ottobre 2010

Mia madre finanzia la Lega


E' stato bocciato tre volte all'esame di maturità fatto da privatista.
E' conosciuto come "il Trota".
Ha 22 anni.
Suo fratello si chiama Sirio Eridano.
Non ha più tempo per fare sport.
Prende circa 10.000 euro al mese.
Il 30% lo dona alla Lega.
Il Capo della Lega è suo padre.
Dona ogni mese circa 3000 euro al partito del padre.


Non mi sta antipatico.
Ma vederlo mi procura una sensazione di schifo.

Tra quei soldi che dona al partito del padre ci sono anche i soldi di mia madre.
Mia madre finanzia la Lega.